domenica 8 dicembre 2013

Fragomeni si distrae e il Diablo lo castiga: sfuma il sogno mondiale del quarantacinquenne italiano.

Ci mette il cuore Giacobbe Fragomeni, nella notte americana che tiene sveglia tutta l'Italia pugilistica e gli appassionati di boxe. Ci mette il cuore e una grande forza di volontà, la stessa che gli ha permesso di arrivare in condizione atletica grandiosa a questo appuntamento mondiale. Sale sul ring senza paura e senza timori reverenziali. Il Pavillon di Chicago non lo emoziona, Wlodarczyk non lo intimorisce. 
Giacobbe Fragomeni, già internazionale WBC, campione Unione Europea
e del Mondo nel 2008, ieri ha gettato la spugna all'inizio del settimo round
Primo al gong. Il terzo episodio della trilogia italo polacca inizia con un sussulto. Il panzer milanese conquista il centro del quadrato e comincia a scrivere un nuovo capitolo della sua storia. Corta distanza, accorcia, affonda e schiva, dando la sensazione di poter condurre l'intero match, evitando ripetutamente il pugno pesante del polacco. L'Italia intera balza sulla poltrona e incoraggia quella che, round dopo round, appare l'ennesima favola a lieto fine nell'incredibile vita sportiva di questo atleta. Ma alla metà del quarto round il meccanismo perfetto si inceppa, e la magia svanisce. Fase convulsa e i due si allacciano in quello che negli anni sessanta gli esperti chiamavano clinch. Il Giacobbe nazionale scopre la destra ed il polacco libera un sinistro stretto terrificante. Corto circuito per il ragazzo cresciuto nello Stadera, che si siede al tappeto per quei cinque secondi necessari a ritrovare la lucidità. Poi si rialza. E un attimo di commozione attraversa l'oceano da Milano all'Illinois. La speranza lo rimette in piedi e Fragomeni riprende il proprio posto sul ring, ma lo zigomo sinistro del boxeur italiano gronda sangue, i guantoni da 10 once del Diablo stavolta hanno lasciato il segno. Distrazione fatale, anche se il maestro Maurizio Zenoni all'angolo lamenta la scorrettezza del campione in carica. Ma sul ring non bisogna mai abbassare la guardia, perché il quadrato alle volte è una strada, un gancio può fare la differenza ed un'astuzia può segnare le sorti di un incontro. Quelle di una vita. Fragomeni si fa forza e prova a rifarsi nel quinto round, il polacco vive di rendita, certi pugni non si dimenticano in fretta. La sesta ripresa è un assolo del Diablo e tre minuti di presa di coscienza per Giacobbe, che rinuncia a fare la settima mentre all'angolo il suo team chiede al medico di concedere altri tre giri di lancette prima di valutare la gravità della ferita. Giacobbe resta seduto e scuote la testa. Le telecamere catturano il suo: «Basta così», che sancisce la fine dei giochi e del sogno mondiale. L'america segna un nuovo bivio nella vita di Fragomeni che, alla tenera età di 45 anni, dovrà ora ricominciare la scalata mondiale da zero, oppure ripensare la propria carriera ridimensionandone gli obbiettivi. Perchè infondo l'America è la terra dove sognare è lecito, ma anche quella che certi sogni li mette ko.

Nel video l'intero combattimento Wlodarczyk vs Fragomeni III con telecronaca americana.


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