lunedì 19 agosto 2013

Di Monte torna sul ring dopo un anno: «Dodici mesi che combatto la burocrazia»

Dovrebbe tornare sul ring a Settembre, dopo un anno di fermo forzato, il pugile abruzzese Andrea Di Monte. Negli ultimi mesi il boxeur di Lanciano ha dovuto fare i conti con alcuni problemi logistici, che lo hanno visto costretto a spostarsi a Foggia e nei paesini limitrofi per allenarsi, dopo che il Comune gli ha negato lo spazio di cui godeva all’interno del Palasport. Di recente, con l’aiuto di alcuni sponsor,  Di Monte si è messo al lavoro per attrezzare a Lanciano un locale proprio, adibendolo a palestra.

Il braccio di ferro tra il fighter ed il Comune di Lanciano, ha avuto inizio l’11 settembre dello scorso anno, alla vigilia del match tra Di Monte e Jozef Kusmirek, disputatosi proprio nel centro storico di Lanciano, con una grande partecipazione di pubblico che ha letteralmente gremito Piazza Plebiscito. Alla vigilia di quell’incontro, con una determina dei dirigenti comunali, il pugile abruzzese si era visto respinto il progetto presentato l’anno prima “per la crescita sportiva dilettantistica, le iniziative sociali ed il lavoro per diversamente abili” allegato alla richiesta di concessione gratuita di uno spazio comunale. Per intenderci, lo stesso progetto avviato a Livorno dall’ex pugile Luca Tassi. Ma con esiti opposti. A distanza di poche settimane da quel rifiuto, in una lettera inviata a Palazzo Lotti, e resa pubblica anche sulla propria pagina facebook, Di Monte aveva messo nero su bianco il proprio rammarico: «Non posso credere che a Lanciano si vogliano affossare quelle attività sportive, come la boxe, che danno vitalità e prestigio alla città. Soprattutto non riesco a capacitarmi di come si possano negare possibilità a chi pianifica iniziative che hanno anche un valore etico e sociale».

In verità, i rapporti tra pugile abruzzese ed il comune di Lanciano, dal 2011 nella persona del sindaco dott. Mario Pupillo, erano stati fino a quel giorno idilliaci. L'anno prima infatti, Di Monte, proprio grazie al patrocinio dal Comune, era riuscito ad organizzare la “Boxe Show del cuore”. Una serata dedicata alla raccolta fondi per finanziare la terapia sperimentale di Paolo Turchi, bambino di Lanciano affetto da tetraparesi.

Andrea Di Monte ha 32 anni, da tre anni è un pugile professionista, ha 4 combattimenti all’attivo, tutti vinti, tre prima del limite. Fino al 2010 è stato attivo in una palestra di Judo, per 5 anni si è dedicato all’attività sportiva dei diversamente abili. Nel 2009 è stato il primo in Italia a portare ragazzi disabili a disputare un combattimento federale di judo. L’11 settembre prossimo, a distanza di un anno esatto dal suo ultimo combattimento, la pace col Comune sembra fatta, e Di Monte ritorna sul ring, allestito nuovamente in Piazza Plebiscito, stavolta nell’ambito della programmazione estiva chiamata “Feste di Settembre”. Alla domanda sulla sua condizione di forma dopo dodici mesi trascorsi senza combattere, risponde «Sono allenato, negli ultimi dodici mesi ho combatto la burocrazia». Ad ottobre c’è in piedi l’accordo con il mediomassimo Samy Raid Musa, il pugile tedesco avrebbe già dato la propria disponibilità a combattere in Italia.

La domanda è lecita: si combatterà a Lanciano?

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