giovedì 16 maggio 2013

Fragomeni lascia vacante il titolo "silver": no al terzo match contro Branco

Giacobbe Fragomeni e Silvio Branco detto il “Barbaro” sono due leggende della nostra boxe nazionale, ed occupano rispettivamente il 2° e il 3° posto del ranking mondiale nella sigla più prestigiosa della categoria. Tuttavia la loro rivalità -accentuatasi notevolmente negli ultimi due anni- sta facendo emergere tutti i limiti del pugilato professionistico italiano.

Dopo il rematch dello scorso  15 dicembre Giacobbe Fragomeni è formalmente il detentore della cintura silver Wbc ed ha quindi una nuova chance mondiale per la conquista del titolo dei massimi leggeri, già vinto nel 2008 e difeso fino al novembre 2009. Fragomeni è infatti lo sfidante ufficiale. Affronterà il vincitore dell’incontro previsto entro giugno tra il campione polacco della categoria Wlodarczyk, e il francese di colore Mormeck. Questo privilegio gli deriva proprio dal fatto d’aver battuto Branco a Riva del Garda.

Il combattimento di Riva del Garda, vinto ai punti dal pugile nato e cresciuto nel quartiere Stradera di Milano, è stato uno spettacolo pregevolissimo da un punto di vista pugilistico, ma pessimo per la gazarra indegna che si è scatenata al suono dell’ultima campana. Gli animi incandescenti non hanno infatti consentito la lettura finale dei cartellini. Il supervisor della WBC ha preferito consegnare ad una nota ufficiale, diramata solo due giorni dopo l’incontro, la proclamazione del vincitore. Di fatto si è trattato del primo, e fino ad oggi unico, match nella storia della boxe, al termine del quale non è stato possibile leggere il verdetto. Motivi di ordine pubblico. Di certo la formula wbc di leggere i cartellini al termine della 4’ e dell’8’ ripresa non ha aiutato.

In realtà l’intera polemica è però figlia del primo incontro, quello tenutosi a Pavia e conclusosi con verdetto unanime di parità. Verdetto duramente contestato da Branco e dal suo team, che hanno manifestato a lungo l’intenzione di proporre un ricorso nelle sedi opportune, salvo poi invece accettare il rematch. Prevedibile quindi che la ripetizione dell’incontro venisse preceduta dal montare delle polemiche. Su tutte quella scatenata da una provocazione del “Barbaro”, mal digerita da Fragomeni.  Alla vigilia del rematch infatti, Branco, ritenendosi il vero vincitore del primo incontro, aveva provocatoriamente acquistato la cintura dei pesi massimi leggeri versione Wbc -pratica del tutto regolare rivolgendosi direttamente alla Wbc- e aveva pubblicato sul proprio profilo facebook le foto con addosso la cintura. Fragomeni infastidito aveva affermato «Lo trovo un gesto di pessimo gusto, un campione come Silvio dovrebbe sapere che le cinture bisogna vincerle, non comprarle. E se vuole quella cintura deve prima battermi». Il resto è la storia del match di Riva del Garda che ha visto trionfare il pugile milanese.
In questo clima incandescente il mese scorso, a sorpresa, la WBC ha autorizzato un terzo match tra i due, lasciando ovviamente l’ultima parola a Fragomeni. Branco ha alzato il tiro incalzando «Se non mi concede la rivincita è un vigliacco, vuol dire che ha paura di me». Per tutta risposta Fragomeni ha dichiarato in una conferenza stampa «Posso battermi anche nel giardino di casa sua, se vuole». L’organizzazione ha preso la palla al balzo ed ha fissato la location a Roma, casa naturale del pugile laziale. Ora, alla luce delle vicende che hanno caratterizzato il 'prima' e il 'dopo' dei precedenti due incontri, considerata l'antica rivalità sportiva e il fatto che per ragioni anagrafiche questa è per entrambi forse l'ultima grande occasione della carriera, è lecito supporre che una eventuale terza sfida si sarebbe svolta in un clima davvero surreale. Sono quindi ragioni di buon senso, oltre che di opportunità, quelle che hanno portato Fragomeni a lasciare vacante la corona silver, rinunciando a battersi nuovamente con Branco. Comprensibile che il panzer milanese voglia concentrarsi solo ed esclusivamente sulla chance mondiale che l’attende a settembre, e per la quale sta già lavorando insieme al suo allenatore Maurizio Zenoni. Altrettanto comprensibile l’amarezza del “Barbaro” che adesso, per conquistare la corona lasciata vacante da Fragomeni, dovrà ricominciare tutto daccapo. Per la scalata al titolo silver dovrà innanzitutto battere l’ottimo pugile finlandese Juho Haapoja nell’incontro già fissato a Civitavecchia per il 6 luglio, vincere anche la successiva finale di Montecarlo ed aggiudicarsi il titolo, per poter così diventare lo sfidante ufficiale del prossimo campione WBC, che potrebbe essere proprio Giacobbe Fragomeni.

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