domenica 1 settembre 2013

Gazza nuovamente in campo per dare un calcio all'alcolismo

Tutti i grandi campioni si riconoscono dai record. A soli 15 anni Gianni Rivera ha fatto il suo esordio nel campionato italiano, a 16 anni Pelè si è laureato per la prima volta campione del mondo, a 24 anni Maradona è stato il primo e unico calciatore a riempire uno stadio di 50mila spettatori che hanno pagato il biglietto solo per vederlo palleggiare. E c'è stato un campione che si è distinto tra i campioni: a 11 anni ha passeggiato nudo lungo il Tamigi, a 13 anni è stato allontanato dalla scuola per aver aggredito la sua professoressa di scienze, a 16 anni è stato denunciato per rissa, furto di alcolici e atti osceni in luogo pubblico. A 18 anni è riuscito a trascorrere il suo primo sabato sera senza bere un goccio, e il giorno dopo ha esordito in Premier League. Questo campione si chiama Paul Gascoigne, e in un Pescara-Lazio del 92/93 ha realizzato uno dei gol più belli del nostro campionato. E' stato il miglior giocatore dei mondiali di calcio Italia'90 ed ha deliziando con le sue giocate i tifosi di tutto il mondo. Nella sua carriera ne ha combinate di ogni: ha ammonito gli arbitri, ha preso in giro i propri allenatori, ed ha bevuto tanto. Soprattutto ha bevuto tanto. Gazza è stato uno dei migliori calciatori al mondo, ma anche uno dei peggiori alcolisti al mondo, e quando sembrava finalmente essere uscito dalla dipendenza dall’alcool, nel 2009 è stato ricoverato in una clinica di Londra per disintossicarsi dal consumo di Red Bull, riusciva a berne più di 60 al giorno. Pochi mesi dopo la depressione e il tentativo di suicidio. Nel 2010 l’ennesimo ritorno. Fino al febbraio 2013, quando, in preda ad una crisi cardio-respiratoria è stato ricoverato d'urgenza in una clinica dell'Arizona. Tre bottiglie di Jack Daniels in un’ora. E’ stato sir Alex Ferguson, l’ex tecnico del Manchester United, che sentita la notizia in televisione, ha deciso di sopportare per intero le spese per la riablitazione di Gazza. A dimostrazione che l’uomo Gazza, prima ancora che il campione Gazza, è stato amato aldilà delle rigide barriere del tifo.

L’avevamo visto l’ultima volta su un campo di calcio a novembre del 2012, all’Olimpico di Roma, in occasione della gara di Europa League tra la Lazio e il Tottenham, entrambe sue ex squadre. Prima della partita l’indimenticato talento laziale aveva  fatto il classico giro del campo, accompagnato dal presidente biancoceleste Claudio Lotito. Sembrava guarito, e invece c’è stata l’ennesima ricaduta nel vizio di sempre, ed il ricovero in Arizona. Ma oggi Paul Gascoigne ritorna nuovamente, ed assicura che non ci ricascherà. E per dimostrare che stavolta è più determinato torna in campo. Lo fa a Tyneside, nel Newcastle. Rimetterà ai piedi gli scarpini per una sera, e sarà la tappa inaugurale del “Gazza Comeback Tour 2013”, il tour col quale intende sensibilizzare i giovani ad evitare gli alcolici, attraverso il racconto della sua incredibile esperienza. Riabbraccerà vecchi amici del mondo del calcio, ed i medici che lo hanno curato in Arizona, e con loro parlerà delle problematiche connesse all’abuso di sostanze alcoliche. Regalerà magliette autografate,  e poi farà la cosa che un tempo gli riusciva meglio di tutte: giocare a calcio. Sembra determinato: vuol dimostrare a tutti che stavolta ne è uscito per davvero. Tra gli amici che prenderanno parte alla manifestazione, anche Thomas Doll e Roberto Di Matteo, oltre al suo storico miglior amico Jimmy Gardner che ha dichiarato: “Paul è tornato quello di una volta, sta bene, sembra tornato il ragazzo allegro che conoscevo a 16 anni, solo che è un po’ più magro di quando aveva sedici anni". 

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