sabato 5 ottobre 2013

Soporifero Klitschko: annulla Povetikin e si conferma Re indiscusso dei pesi massimi

Wladimir Klitschko ha stravinto senza molte difficoltà. Sinistro, mestiere e cervello. Davanti un Povetkin che ha confermato tutti i propri limiti in fatto di mobilità e di potenza esplosiva. Doveva essere l'incontro del secolo ed è stato invece l'ennesimo monologo del pugile ucraino. Wladimir Klitschko ha demolito Alexander Povetkin, mandandolo 3 volte al tappeto e vincendo nettamente ai punti. Poco spettacolo per il pubblico che ha letteralmente gremito l'Olimpiuskiy di Mosca e per gli oltre 90 milioni di spettatori incollati al televisore in tutto il mondo, negli oltre 100 paesi che hanno ottenuto la diretta l'evento. La supremazia che Klitschko ha dimostrato anche stavolta azzera tutte le critiche mossegli negli ultimi anni.


Wladimir Klitschko è l'antispettacolo che vince, senza mai rischiare nulla, sebbene si potrebbe obiettare che qualche richiamo per quel sinistro sempre proteso sull'avversario l'avrebbe meritato. Ma ormai anche quello è un segno distintivo della sua boxe poco pirotecnica ma molto concreta, che lo ha portato a vincere e a difendere lecinture IBF, WBO e WBA. Per l'ultima sconfitta del minore dei fratelli ucraini bisogna tornare indietro nel tempo di 9 anni, contro Lamon Brewster nel lontano 2004. Povetkin dal canto suo è stato un marziano nei dilettanti, medaglia d'oro ai giochi olimpici di Atene e successivamente campione d'Europa e del Mondo, poi nei professionisti ha disputato e vinto 26 incontri strappando la cintura WBA a Ruslan Chagaev


Prime cinque riprese piuttosto noiose, fatto salvo un sussulto nel secondo round quando il russo va al tappeto dopo aver incassato un preciso gancio sinistro. Nella sesta ripresa il match diventa particolarmente scorbutico e l'arbitro è costretto ad intervenire ogni volta che i due fighter legano. Povetkin finisce di nuovo al tappeto nella settima ripresa per ben due volte. Le ultime cinque campane sono praticamente un'agonia per il pugile russo, che si accontenta di concludere in piedi il combattimento. La normale conseguenza è il verdetto unanime con cui i tre giudici assegnano la vittoria a Wladimir Klitschko per 119 a 104.


Nel panorama dei pesi massimi, dove la gente legittimamente sogna che ogni avversario possa essere quello che compie l'impresa, le speranze di vedere interrotta questa egemonia si proittano ora sull’altro russo Mago Abdusalamov, anche lui in lista d’attesa per una chance che Klitschko dovrebbe concedergli entro l'inizio del prossimo anno.



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