sabato 22 giugno 2013

Trionfo di Andrea Scarpa nella notte milanese: il foggiano annulla De Donato

Il pugilato è fatto così: vince sempre chi ha più fame. E nella notte di Milano Lambrate, contro il pubblico e contro il pronostico, Andrea Scarpa ha conquistato la cintura dei Superleggeri battendo il campione in carica Renato De Donato per ko tecnico alla settima ripresa. Al centro sportivo Crispi di Lambrate il pugile foggiano ha tirato fuori lo spirito da guerriero, da combattente, mentre il campione uscente De Donato è apparso nervoso, forse per l’emozione di boxare davanti al suo pubblico. E’ stato un match veloce, con ottimi contenuti tecnici.

Il campione fa una linguaccia allo sfidante, che sorride. Si comincia. Match subito molto aperto. Malgrado le parole al veleno della vigilia, è evidente la considerazione e il rispetto che ognuno ha dell'altro. Lunghe fasi a media e corta distanza. E la prima ripresa, sebbene molto equilibrata, la porta a casa il campione uscente Renato De Donato, che mette a segno un bel sinistro. La seconda è molto simile alla prima, il milanese prosegue nella sua boxe spregiudicata, trova lo scambio e piazza un altro mancino incisivo. Scarpa accusa il colpo, ma prosegue in quella che per lui è ancora una ripresa di studio. Al termine del secondo round le telecamere di Rai Sport indugiano all'angolo di Andrea Scarpa per coglierne segni di tensione, arriva invece quello che è forse il primo rutto della storia delle dirette televisive Rai.

Terza ripresa sostanzialmente pari: pochi scambi, con Scarpa che tuttavia conta più colpi entrati nella guardia di De Donato, rispetto a quelli incassati. Non incisivi. Ma il pronostico annunciato comincia a vacillare. E Filippo Grasso, l'allenatore di Scarpa, lo sa. E gli suggerisce di continuare di rimessa.

La quarta ripresa è quella di maggiore agonismo. Il foggiano comincia ad imporre il suo ritmo e mostra una maggiore precisione di colpi, dando consistenza al suo pugilato anche con una combinazione apprezzabile di montante sinistro e diretto destro. De Donato appare troppo convinto dei propri mezzi tecnici, ed affronta l'avversario frontalmente. L’atteggiamento  gli diventa fatale: Scarpa ne approfitta e centra il campione al volto con le sue lunghe leve. Uno, due, e il terzo va a vuoto. Il destro del foggiano tocca pesantemente De Donato per due volte.  Tuttavia  il milanese rimane lucido, e non sbraccia, dimostrando solidità e compattezza.

Anche nella quinta e nella sesta ripresa è il destro di Scarpa a dettare legge. Ma è ancora un equilibrato ed incerto. De Donato, ansioso di cercare lo scambio, si muove male sulle gambe, sbagliando la direzione. Andrea Scarpa è invece concentratissimo e ben piantato sulle punte, forse un pò elementare ma efficace. E la strategia paga: colpisce non appena l'altro si apre. Sempre col diretto destro.

La settima ripresa segna l’epilogo. Scarpa entra veloce e aggressivo, ed è più preciso nei colpi rispetto alle ultime due riprese. De Donato è invece generoso, prova ad anticipare lo sfidante e a partire in attacco per ribaltare le sorti del match, che fino a quel momento -opinione di chi scrive- lo vede sotto di due punti. Ma il foggiano ormai viaggia a velocità doppia. Il "chirurgo" tira fuori l’intero campionario di colpi, ma senza andare a bersaglio, mentre Andrea Scarpa tatticamente non sbaglia nulla, e fa sempre la stessa cosa, colpendo mentre arretra. De Donato lo insegue a guardia bassa, esaltato dal pubblico del Crispi, e Scarpa affonda un destro pesantissimo. E' una cannonata. De Donato va al tappeto, e subisce il conteggio. Ma si rialza, senza lacrimevoli siparietti. Per il direttore di gara è ok,  si può riprendere a combattere. Ma il campione tiene ancora le mani troppo basse e non è pronto quando Andrea Scarpa colpisce ancora, liberando stavolta prima il gancio e poi il diretto destro, una specialità della casa, lo stesso colpo che aveva messo knock out Cipolletta a Castel Volturno, nella difesa di un anno fa, quando Scarpa era ancora un superpiuma. Stavolta non c'è il conteggio. L'arbitro interviene e chiude la gara. Il ventiseienne foggiano Andrea Scarpa vince il titolo italiano dei superleggeri per KOT al termine di un incontro spettacolare, che ha regalato grandi emozioni a tutti gli amanti del pugilato, ed ha evidenziato il talento e la passione di due fighter di grande prospettiva.Nelle interviste finali c’è tutta l’amarezza di Renato De Donato, il pugile “chirurgo” laureatosi con 110 in scienze motorie, che non riesce nella quarta difesa del titolo, perdendo in casa, davanti al proprio pubblico; e c’è tutta la soddisfazione di Andrea Scarpa, per lui è il secondo titolo nazionale, in due diverse categorie, in appena due anni di professionismo. Un record. Poi c’è tutto il contorno. 

Gli abbracci tra i due alla fine del combattimento, l'autocompiacimento del Team Cavalleri, che gestisce entrambi i pugili, e la contagiosa ironia del nuovo campione Scarpa: all’intervistatore che ai microfoni li presenta come “due pugili che studiano” lui replica «io in realtà ho la terza media, ma va bene lo stesso». Ci sono loro. Due campioni diversi, dotati entrambi di una forte personalità, al punto da diventare personaggi al primo impatto. C’è da scommettere in una rivincita, e in un dualismo che darà nuova linfa al mondo del professionismo italiano, che da ormai troppo tempo poggia su pugili di valore, ma un pò in là con gli anni. Andrea Scarpa e Renato De Donato, due ragazzi di cui sentiremo parlare a lungo.

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