Giunge come una di quelle raccomandazioni che i genitori fanno ai loro bambini quando escono di casa, l'ultimo dictat di Floyd Senior al figlio: «Marcos Maidana non merita una seconda chance. Ha giocato sporco, con testate e colpi dietro la nuca. Se mio figlio gli concederà la rivincita io non sarò al suo angolo».
In realtà non sarebbe la prima volta per Mayweather Junior senza il genitore a fargli da istruttore. E' già accaduto nel 2000 quando l'allora Re dei Superpiuma litigò col padre allontanandolo dal suo team. Lite che durò più di cinque anni, anni nei quali Floyd Sr si propose anche come allenatore di Oscar De La Hoya per la sfida contro il figlio. Dissapori che però sono ormai alle spalle: da quando Floyd Junior è tornato sul ring nel 2009, dopo il prematuro ritiro nel 2007, il clan Mayweather è sempre apparso affiatatissimo. C'è da credere quindi che "Money" darà ascolto al papà e non concederà nessuna rivincita all'argentino.
Floyd Mayweather al termine del match contro Canelo |
Si fa quindi nuovamente largo l'ipotesi di un match contro Manny Pacquiaio, match di cui si fa un gran parlare ormai da quattro anni. E' lo stesso Floyd Senior a dichiararlo tra le riga: «Mio figlio ha bisogno di nuovi stimoli e di avversari all'altezza, non deve perdere tempo in rivincite se vuol battere tutti i migliori. Vorrei affrontasse un mancino». E il pensiero immediatamente va a Pacquiao, che oltre ad essere uno dei migliori, è anche uno dei pochissimi mancini nal ranking (insieme a Devon Alexander, Ray Robinson e all'italiano Leonard Bundu). L'incontro tra Mayweather e Pacquiaio si sarebbe dovuto fare già nel 2010, quando cioè il campione americano si lanciò in dichiarazioni a sfondo razzista che non andarono giù all'asiatico. La trattativa però si complicò per una questione economica. Reintavoltata lo scorso anno slittò nuovamente perchè al campione filippino i medici consigliarono un periodo di riposo in ragione di preoccupanti sintomatologia che aveva fatto pensare all'Alzaimher.
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