mercoledì 31 luglio 2013

Tuiach sfida Modugno: di scena a Salò titolo italiano dei pesi massimi

Il comitato eventi presieduto dall’ex ciclista Roberto Maffezzoni riporta la grande boxe nella città di Salò. E’ qui che il prossimo 23 agosto, in piazza Vittoria, Matteo Modugno metterà in palio il titolo italiano dei pesi massimi contro lo sfidante Fabio Tuiach. Il combattimento tra i due giganti del team Loreni sarà seguito in diretta dal canale digitale Rai Sport 1 a partire dalle 22:00 e trasmesso in differita sabato sera su Sport Italia 2. Si tratta di un match sulla distanze delle dieci riprese che promette spettacolo.

Il campione in carica è Matteo Modugno detto il «Grissino», ha 26 anni, ed in carriera non ha mai perso un incontro. Attualmente è il secondo pugile nel ranking nazionale della categoria (alle spalle di Francesco Pianeta) ed ha già all’attivo una difesa ufficiale della cintura, strappata nel 2011 al grande Paolo Vidoz che la difendeva da più di 9 anni. Nel suo palmares solo vittorie, 13 per l’esattezza, di cui 7 per ko. Piacentino trapiantato a Torino, due metri e dodici centimetri d’altezza per 112 chili di peso: una montagna umana, che fisicamente ricorda moltissimo il leggendario Primo Carnera.  Modugno è un pugile molto tecnico e anche piuttosto veloce per la categoria di peso, è capace di leggere tutti i match sin dall'inizio. Ragazzo per bene, mai sopra le riga, ama la boxe e la fatica non lo spaventa. Il suo motto è “Se soffri in palestra, ti divertirai sul ring” e il suo maestro è Maurizio Zenoni, pilastro della Associazione boxe Parma. Il 23 agosto, a bordo ring, a fare il tifo per lui ci sarà anche il suo grande amico Giacobbe Fragomeni, già campione del mondo dei massimi leggeri.

Lo sfidante è invece Fabio Tuiach, 33 anni, friulano. Venticinque vittorie e due sconfitte. Di notte lavora al porto di Trieste, di giorno salta la corda. Il suo allenatore è Nevio Carbi, antico compagno di scuderia di Benvenuti e Canè, autentica macchina di pugni quando era in attività. Tuiach è stato un giovane talento del pugilato italiano, già sulla bocca di tutti quand’era ancora un dilettante, protagonista di una piccola grande epopea contro l’olimpionicoRoberto Cammarelle. Tracotante sul ring, umile nella vita di tutti i giorni, Tuiach è uno di quelli che arrossisce per i complimenti. Tutti lo conoscono come «Angelo Picchiatore» anche se lui preferisce farsi chiamare «Spaccaosse», un’intera carriera nei massimi leggeri, poi la decisione di passare nei massimi col sogno di conquistare il titolo italiano e lanciare la sfida a Pianeta. Tuiach è ambidestro e nel suo bagaglio ha un jeb risolutore che può decidere ogni match in qualsiasi momento, come dimostra l’incontro contro Enis Boussandel del 2007, che gli valse il titolo di Campione del Mediterraneo per la sigla IBF. Il francese, fino ad allora imbattuto, venne messo al tappeto dopo appena due round. Nel 2008 ha anche affrontato  per il titolo Europeo EBU dei massimi leggeri il tedesco Marco Huck, ora campione del mondo WBO. Poi tre anni di inattività, non ottiene la licenza per combattere in Italia da parte della Federazione, che si cautela dopo il parere negativo dei medici. Anni difficili lontano dal ring. Due gravi lutti in famiglia, un matrimonio da ricucire e la pratica del Muay Thai, pur di rimanere in qualche modo tra le sedici corde. Fuori dai giochi non ha mai gettato la spugna. Poi il ritorno, e tre incontri che lo hanno proiettato sul podio nel ranking pronto a giocarsi questa chance italiana.

Con simili presupposti quella del 23 agosto sarà senz’altro una serata di grandi pugni.

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